MACCHINE STATICHE
In Sintesi
Autore:Â
Sottotitolo: Trasformatori raddrizzatori reattori saturabili
Formato:Â
Casa Editrice:Â Editoriale Delfino
ISBN: n/d
Numero di pagine: 92
Edizione: 1975
Descrizione
Sono macchine a corrente alternata, chiamate asincrone (cioè non sincrone) in quanto la loro velocità , pure essendo in rapporto definito con la frequenza della corrente di alimentazione, non è costante, ma diminuisce con l'aumentare del carico.
Esse sono essenzialmente costituite dai motori asincroni polifasi; in Italia sono oggi quasi sempre trifasi e a questi ci riferiremo in particolare nel seguito.
Questi motori sono pure chiamati motori a induzione, poiché non vi è comunicazione diretta fra lo statore e il rotore, ma le correnti che circolano in questo sono generate per induzione elettromagnetica, dalle correnti dello statore.
Sono pure chiamati motori a campo rotante, poiché la loro rotazione è provocata dalle mutue azioni che si hanno fra i campi magnetici rotanti che si producono nello statore e nel rotore.
la produzione di un magnetico rotante per mezzo di un sistema di n correnti alternate fra loro sfasate di l/n di periodo e la sua applicazione alla costruzione di un motore elettrico fu scoperta da Galileo Ferraris nel 1885.
I motori asincroni polifasi sono autoavvianti, ossia, a differenza di altri tipi di motori a corrente alternata, hanno la preziosa proprietà di non richiedere ausili esterni per portarli alla loro velocità di funzionamento.
Pur non avendo velocità rigorosamente costante, la diminuzione di velocità con il carico è piccola, cosicché si prestano bene per la maggior parte delle applicazioni, che richiedono velocità praticamente costante.
Essi hanno un rendimento abbastanza elevato, che si mantiene tale, per un tratto abbastanza ampio al di sopra e al di sotto della potenza nominale. Provocano però un certo sfasamento nella corrente; il loro fattore di potenza, o cos , sempre alquanto minore di 1, in ritardo, diminuisce fortemente con il diminuire del carico.
Per le buone qualità sopra accennate e per la loro semplicità i motori asincroni trifasi sono le macchine elettriche più diffuse, dalle piccole potenze di frazioni di chilowatt alle grandi potenze di parecchie migliaia di chilowatt.
In determinate condizioni, come vedremo, queste macchine possono funzionare come generatori (generatori asincroni).
Sono stati pure studiati, e largamente applicati nelle piccole e piccolissime potenze, motori asincroni monofasi dei quali pure sarà dato cenno.
Autore
Sommario
Capitolo 1 – Trasformatori
Capitolo 2 – Raddrizzatori
Capitolo 3 – Reattori saturabili e amplificatori magnetici
Questo prodotto
vale 8 gettoni
OPPURE ACQUISTA SINGOLARMENTE
€ 8,00
MACCHINE STATICHE
Questo articolo
vale 4 gettonI
OPPURE ACQUISTA SINGOLARMENTE
€ 8,00
In Sintesi
Autore:Â
Sottotitolo: Trasformatori raddrizzatori reattori saturabili
Formato:Â
Casa Editrice:Â Editoriale Delfino
ISBN: n/d
Numero di pagine: 92
Edizione: 1975
Descrizione
Sono macchine a corrente alternata, chiamate asincrone (cioè non sincrone) in quanto la loro velocità , pure essendo in rapporto definito con la frequenza della corrente di alimentazione, non è costante, ma diminuisce con l'aumentare del carico.
Esse sono essenzialmente costituite dai motori asincroni polifasi; in Italia sono oggi quasi sempre trifasi e a questi ci riferiremo in particolare nel seguito.
Questi motori sono pure chiamati motori a induzione, poiché non vi è comunicazione diretta fra lo statore e il rotore, ma le correnti che circolano in questo sono generate per induzione elettromagnetica, dalle correnti dello statore.
Sono pure chiamati motori a campo rotante, poiché la loro rotazione è provocata dalle mutue azioni che si hanno fra i campi magnetici rotanti che si producono nello statore e nel rotore.
la produzione di un magnetico rotante per mezzo di un sistema di n correnti alternate fra loro sfasate di l/n di periodo e la sua applicazione alla costruzione di un motore elettrico fu scoperta da Galileo Ferraris nel 1885.
I motori asincroni polifasi sono autoavvianti, ossia, a differenza di altri tipi di motori a corrente alternata, hanno la preziosa proprietà di non richiedere ausili esterni per portarli alla loro velocità di funzionamento.
Pur non avendo velocità rigorosamente costante, la diminuzione di velocità con il carico è piccola, cosicché si prestano bene per la maggior parte delle applicazioni, che richiedono velocità praticamente costante.
Essi hanno un rendimento abbastanza elevato, che si mantiene tale, per un tratto abbastanza ampio al di sopra e al di sotto della potenza nominale. Provocano però un certo sfasamento nella corrente; il loro fattore di potenza, o cos , sempre alquanto minore di 1, in ritardo, diminuisce fortemente con il diminuire del carico.
Per le buone qualità sopra accennate e per la loro semplicità i motori asincroni trifasi sono le macchine elettriche più diffuse, dalle piccole potenze di frazioni di chilowatt alle grandi potenze di parecchie migliaia di chilowatt.
In determinate condizioni, come vedremo, queste macchine possono funzionare come generatori (generatori asincroni).
Sono stati pure studiati, e largamente applicati nelle piccole e piccolissime potenze, motori asincroni monofasi dei quali pure sarà dato cenno.
Autore
Sommario
Capitolo 1 – Trasformatori
Capitolo 2 – Raddrizzatori
Capitolo 3 – Reattori saturabili e amplificatori magnetici
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.